Tra le disposizioni testamentarie ve ne è una che stabilisce, date le dimensioni limitate del ricovero di allora, che le persone da accogliere dovevano essere scelte di preferenza a Morcote, Bioggio, Vico Morcote, Brusino Arsizio, Melide e Barbengo.
La testatrice lascia altre norme relative alle cure delle persone ospitate e a decoro col quale doveva essere provveduto ad ogni loro bisogno.
Sono disposizioni oculate e precise e, si può dire, moderne che sembrano quasi intravedere la bellezza e la signorilità cui la casa di riposo è giunta ora.
Con queste nobili parole la testatrice chiarisce il suo scopo e definisce i criteri di scelta e le cure da dare ai "vecchi": “Siccome lo scopo da me testatrice nella fondazione di questo asilo si è quello di sollevare nel limite delle mie forze, la vecchiaia sofferente così intendo che la scelta abbia a cadere sui vecchi per età o per infermità impotenti al lavoro e privi di valido sostegno; di preferenza sui più poveri e su quelli fra questi che colla onestà della loro vita se lo siano meritato.
Così pure desidero che il ricovero non abbia ad essere effimero ma efficace per cui intendo che i ricoverati abbiano ad essere circondati delle migliori cure e che sia provveduto ad ogni loro bisogno sufficientemente e decorosamente e come la loro età e condizioni di vegliardi esige”.
Nel 1972 la vecchia villa veniva sostituita con l'attuale struttura, la quale ha avuto tre interventi di ristrutturazione eseguiti nel 1995, nel 2000 e l’ultimo nel 2017.
Attualmente la struttura dispone di 66 posti letto, 2 dei quali per soggiorni temporanei.
Nel solco del lascito testamentario, e ai sensi della legge concernente il promovimento, il coordinamento ed il sussidiamento delle attività sociali a favore delle persone anziane, la casa anziani continua la sua missione aprendosi anche verso altri comuni limitrofi, garantendo una buona copertura alle necessità del comprensorio.
La struttura è medicalizzata, ed é indirizzata ad accogliere, senza alcuna forma di discriminazione, prevalentemente una popolazione anziana che necessita di una presa a carico di tipo medico-infermieristico sull'arco dell'intera giornata.
Ogni ospite della nostra struttura, in qualsiasi momento della sua vita, è considerato una persona unica, originale e libera, con un suo vissuto storico, da rispettare sotto tutti i punti di vista: biologico, sociale e spirituale.
Francesca Rusca (1833 - 1901) Giovanni Caccia (1812 - 1877)